Re: Diario di Dada
Inviato: 07/10/2013, 11:17
...voglio crederci!!!!
Rievoluzione Armonica dell'uomo con Buonsenso e Semplicità
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Tu non lo sai, ma Alfio Libralato ha violato una legge naturale molto importante ed è per questo che è morto. Ulteriori informazioni te le può dare Stefano Torcellan. Non è affatto vero che ci si ammala e si muore di malattia. La malattia è uno sforzo benefico che il corpo compie per ristabilire la salute, dunque non è la malattia a far morire ma è lo stato tossiemico sempre maggiore a causare la morte. I carciofi non servono a guarire, è il corpo che si autoguarisce messo nelle condizioni di farlo, cioè rispettando i bisogni naturali della vita, cioè: alimentazione ideale, sonno e riposo, aria pura, acqua pura, pensiero positivo e non sedentarietà. E' assurdo pensare che una sostanza contenuta in un determinato cibo possa guarire, poichè se fosse così, si potrebbe continuare a mangiare male e mangiare carciofi e risolvere il problema.arbor ha scritto:Quanto ai carciofi, come si sa è la cinarina ad aiutare il fegato; poi a rigenerare le cellule epatiche entra soprattutto in gioco la vitamina A, e quindi le carote, il cui succo è anche consigliato per il ripristino della flora batterica intestinale. Carciofi e carote sono due alimenti importanti nella dieta Gerson, che come si sa è soprattutto concepita per un organismo in detox pesante. Dopo di che son d’accordo con te che a guarire è solo il corpo e il suo sistema immunitario.
Per poter funzionare il corpo ha bisogno dei suoi enzimi endogeni (tripsina). I cibi poveri di enzimi depauperano le scarse capacità del corpo di generare extra enzimi per digerire, mentre il cibo crudo è ricco di enzimi e dunque lascia il corpo lavorare (la tripsina è pensata per digerire i tessuti malati del corpo e non dovrebbe essere sprecata per digerire bistecche). In questo senso il cibo crudo è depurativo (quindi terapeutico), perché costa al corpo il minimo sforzo digestivo e quindi il corpo non è impedito nel suo funzionamento. Dopo di che sono d’accordo che non esistono superalimenti, come sostiene la naturopatia. Il corpo cioè produce da solo bile quando si libera dalle tossine: lo fa durante il digiuno alla massima velocità, lo fa quando si mangia frutta (più la frutta è acquosa più si avvicina al digiuno, quindi è maggiormente depurativa), smette di farlo quando si introducono cibi senza enzimi che lo bloccano. Quindi la produzione di bile è naturale, avviene anche senza i carciofi, Solo che un corpo in detox è in tale scompiglio da non avere più regole entrando in uno stato di blocco generale, dove il malessere aumenta andando fuori controllo. In questo caso allora gli alimenti possono alleviare i sintomi e dare onesto sollievo.
Dopo di che, ripeto, è solo il nostro sistema immunitario a guarirci. Tant’è vero che anche con la migliore alimentazione, il sistema immunitario può bloccarsi e smettere di svolgere le sue funzioni. Infatti non è vero che gli igienisti, pur adottando un’alimentazione ipervirtuosa, muoiano di vecchiaia passando dal sonno alla morte. Certo si vive meglio, tanto meglio che non si vuole più tornare indietro. Ma ci si ammala e muore di malattia anche cosi' (Alfio Libralato docet).
Questa frase è completamente illogica e senza senso. Nessun autore igienista o ehretista sostiene questo. Non sono gli alimenti ad alleviare i sintomi e dare sollievo, ma è l'organismo a liberarsi dalle tossine. Quando la disintossicazione termina, la malattia non è più necessaria e sparisce assieme ai sintomi. Senza contare poi che non sempre la disintossicazione è associata al malessere, dato che il corpo può liberarsi dalle tossine in modo "silenzioso" cioè asintomatico.Solo che un corpo in detox è in tale scompiglio da non avere più regole entrando in uno stato di blocco generale, dove il malessere aumenta andando fuori controllo. In questo caso allora gli alimenti possono alleviare i sintomi e dare onesto sollievo.
La mia testimonianza conferma quanto detto da Stefano Torcellan: la disintossicazione associata a sintomi di forte malessere non l'ho mai provata e sono vegano da quasi tre anni e crudista fruttaliano da un anno. Non è affatto vero che l'igienismo non offra alcuna alternativa al digiuno, se noti, Shelton ha scritto "Nutrizione Superiore" e "La scienza e la raffinata arte del cibo e della nutrizione" in cui si esprime chiaramente come sia fondamentale rispettare l'alimentazione ideale per recuperare la salute. Tutti questi concetti diffusi sui vari forum di alimentazione crudista sono campati per aria, non hanno nessun senso logico e non tengono in considerazione ciò che dicono i più esperti autori igienisti. In pratica sono un'interpretazione senza senso delle sensazioni. E confermo anche quanto detto da Stefano Torcellan sulla vera fame, poichè mangiando oltre il senso di sazietà frutta cruda ho sperimentato un malessere molto più forte di quando durante la transizione mangiavo una bassa quantità di cereali. Con questo non voglio dire che si può mangiare qualsiasi cosa seguendo la vera fame, ma che la causa della maggior parte del malessere dipende dal mangiare in eccesso più che dal tipo di cibo. Preciso che credo che l'uomo sia frugivoro e debba seguire un'alimentazione crudista.arbor ha scritto:Mai detto che Alfio sia morto a causa del suo stile alimentare, ma nonostante quello.
Curioso il tuo spirito polemico su cose su cui siamo perfettamente d’accordo, a parte qualche dettaglio cui cerchi d’aggrapparti. Quanto alla detox, non mi stupisce che tu ne sappia così poco o nulla, non avendola mai sperimentata di persona (cosa d’altronde piuttosto improbabile con un menù centrato sui cereali come il tuo); d’altronde questo è quanto capita generalmente in casa igienista, dove se chiedi come ti devi comportare in caso di malattia ti senti prescrivere o il digiuno totale oppure il nulla, cioè da un estremo all’altro, difficilmente una indicazione di mezzo di semplice buon senso (a parte la dieta Gerson, che però è concepita per pazienti oncologici, anche se molti concetti sono trasponibili, con le debite proporzioni, su detox normale).
Scusa ancora, Dada, ma questa è davvero l'ultima qui, mi mandasse pure all'inferno.
Mai sentita una frase più assurda di questa. In nessun testo igienista c' è scritto una cosa del genere. E' chiaro arbor, che questa frase l' hai inventata di sana pianta.arbor ha scritto:L’irritabilità fa pure parte del processo di disintossicazione,
arbor ha scritto:Si potrà rallentare il passo per rendere il cammino accessibile alla nostra portata, ma è un percorso che va comunque fatto, fermi non si può stare. Lamentarsi perché la detox ci crea disagio può essere umanamente comprensibile, ma se si considera che il malessere che la accompagna costituisce niente meno che la guarigione, forse la si guarderebbe con occhio più clemente.
Le ostruzioni scompaiono anche attraverso la disintossicazione interna e silenziosa.arbor ha scritto:Dopo tutto, cara Dada, assecondare la detox significa proprio favorire la scomparsa di quelle ostruzioni di cui parla Ehret.
L' unico modo per nutrirsi in modo adeguato, è mangiare il cibo adatto alla nostra specie, solo quando si ha veramente fame.arbor ha scritto:Dopo di che occorre tenere presente, a mio modesto avviso, che il corpo, come i suoi tessuti e le sue cellule, vanno non solo ben ripuliti, ma pure adeguatamente nutriti: una dieta povera di tossine e povera di nutrimento può comunque essere fatale. (
Non avevo capito che la parola irritabilità era relativa alla sfera emotiva, comunque non capisco cosa ha a che fare il discorso dell'irritabilità emotiva in risposta a quello che ha scritto Simone.arbor ha scritto:Per l’irritabilità, potresti chiedere per conferma a qualche signora, specie in prossimità del ciclo. Ma capita anche ai bambini di essere magari irritabili quando non stanno tanto bene. E più in generale credo sia così per tutti, dal momento che anche la detox, come la salute d'altronde, interessa sia l'organismo fisico che la sfera emotiva. A pensarci bene, non mi pare così assurdo.
Dire che la VERA FAME ricorda l'ARABA FENICE, è come dire che la SETE ricorda l' UNICORNO.arbor ha scritto:Premesso che io non ho ancora ben capito cosa sia la vera fame secondo Shelton da te continuamente invocata e citata (certamente un mio limite, anche se a me questa famosa vera fame ricorda l’araba fenice)
Ma quale dato di fatto?arbor ha scritto:io credo che la distribuzione dei pasti secondo le scansioni orarie ormai invalse nelle abitudini sociali correnti e universalmente accettate, costituisca un dato di fatto da cui è praticamente impossibile prescindere.
arbor ha scritto:Mi chiedo chi possa essere quella buffa persona che, mentre tutti si siedono a mangiare, abbandona il gruppo dicendo “scusatemi ma sto aspettando la vera fame”, salvo poi mettersi a sua volta a tavola a pranzo finito (per gli altri) dicendo: “ora è il mio turno, sento che è arrivata la vera fame, voi andate pure”.
Io non dipingo nessuno, ti dico solo che mangiare oltre il bisogno fisiologico di cibo, significa mangiare troppo, in modo scorretto.arbor ha scritto:Io credo che alla scansione dei pasti imposta da evidenti ragioni sociali, corrisponda anche un adattamento degli stimoli e delle conseguenti risposte alimentari da parte di ciascuno: se fra un pasto e il successivo non avrò ripristinato la canonica vera fame, vorrà dire che mangerò un po’ di meno, e comunque non oltre la sazietà, rinviando alla prossima volta un pranzo più copioso. Questo non significa affatto ingozzarsi, ma appunto adattarsi alle circostanze, facendo appello se del caso al naturale margine di elasticità posseduto da ognuno di noi. Poi è chiaro che uno cercherà di organizzarsi al meglio che ritiene, anche in base alle proprie esigenze personali (ad es. di elasticità di stomaco) oltre che a quelle sociali, per cui ci sarà chi fa anche sette o otto pasti-spuntini al giorno, e chi invece si accontenta di due-tre soli ma corposi, come nel mio caso (io non faccio sei pasti, ma solo tre, più un paio di spuntini, di cui un succo, come la stragrande maggioranza dei cristiani, quindi non mi sto ad abbuffare tutto il giorno come tu mi dipingi:
Io trovo già strano che tu mangi alla mattina poco dopo le sei. E trovo veramente assurdo che non ti basta mangiare tre cene al giorno per un totale di 3 kg. di cibo, ma addirittura fai anche due merende, che da quello che hai scritto, vanno ad aggiungere alla tua alimentazione un altro kg. di cibo al giorno, cosa da non poco.arbor ha scritto:non ci trovo nulla di strano se, dopo aver fatto colazione poco dopo le sei, verso mezzogiorno ho di nuovo fame e se verso sera mi viene voglia di una bella insalatona, non senza essermi sgranocchiato un paio di mele a merenda.
Nei giorni in cui mangio solo frutta o frutta e verdure crude, il quantitativo totale di cibo difficilmente raggiunge i tre kg. Mentre se mangio anche le patate, le batate, la zucca o i cereali, alla sera, il quantitativo di cibo crudo è meno di due kg.arbor ha scritto:Quanto ai miei quantitativi di frutta e verdura, attualmente sono circa quattro chili, ovviamente variabili secondo le circostanze fame compresa, mentre quando mangiavo i cereali i chili di crudo erano forse tre).
Se le feci che espelli sono cronicamente diarroiche, non compatte, o galleggianti, ecc. non sono certo il sintomo di una salute radiosa. Se le emozioni che si manifestano derivano da cose spiacevoli, che possono accadere nella vita, non sono espressione di salute, ma di malattia, di disagio interiore. La depressione cronica la chiami salute?arbor ha scritto:Io credo che la salute sia espellere, buttare fuori, eliminare e la malattia invece trattenere, tenere dentro. Questo vale per le nostre emozioni come per le feci.
La mia frequenza evacuativa, dipende da cosa e quanto mangio, da quanto dormo, ecc.arbor ha scritto:Normalmente io evacuo appena alzato e dopo ciascuno dei miei tre pasti (entro mezz’ora dalla sua fine), quindi in tutto quattro volte; questo non mi crea nessun problema, il mio svuotamento è veloce e non lascia tracce di qualche rilievo, neppure nell’aria. E sinceramente, come dice la canzone, mi dispiace per gli altri. Anzi è forse questo un indice che la dice lunga sullo stato di salute della nostra umanità. so quale sia la tua frequenza evacuativa, ma forse potresti migliorarla anche tu eliminando del tutto i cereali.
Ecco una dimostrazione di quanto capisci da quello che scrivo.arbor ha scritto:Dai quali, nonostante tu affermi che non sono un cibo adatto all’uomo (infatti vanno bene agli uccelli), sembri ancora parzialmente dipendente, quando dici che senza di essi o le patate faticheresti a prender sonno (in effetti ho visto i tuoi orari) per il riaffacciarsi di una fame che mi pare francamente un po’ equivoca.
stefanotorcellan ha scritto:Non consiglio a nessuno di mangiare i cereali e anch'io sto molto attento a non mangiarli troppo spesso; alla sera ne mangio il minimo che mi permetta di dormire senza essere costretto ad alzarmi per la fame vera
stefanotorcellan ha scritto:Mangio oltre alla frutta e alle verdure e fruttortaggi anche patate, batate, raramente carote cotte al vapore, cereali, comunque sempre alla sera, dopo l' insalata (con pomodori, finocchi, cetrioli, peperoni) che altrimenti non mi sazierebbe neanche se ne mangiassi un kg., visto che è alquanto sprovvista di zuccheri, come i fruttortaggi.
Non ho detto questo. Leggi bene quello che scrivo. Non mettermi in bocca parole che ho detto. Questo significa cambiare le carte in tavola.arbor ha scritto:Tu dici che i cereali non darebbero noie se fossero mangiati in condizioni di vera fame:
stefanotorcellan ha scritto: Mai ho sostenuto che i cereali sono salutari.
Questa domanda vai a farla a qualcun altro, non a me.arbor ha scritto:ti chiedo, vale la stessa cosa per gli alimenti di origine animale?
Questa è un'altra delle tue invenzioni maligne.arbor ha scritto:Io ho l’impressione che la tua posizione sui cereali tradisca in fondo una certa indulgenza nei loro confronti, presente anche in ambito igienista (ricordo vagonate di pane nei miei convegni igienisti): nel caso di Vaccaro sarebbe il buon senso a consigliarci di render omaggio nei loro confronti, nel tuo caso sarebbe la vera fame a giustificarne il consumo
Mai detto questo. Continui a mettermi in bocca parole che ho detto. Questo significa cambiare le carte in tavola. Questa è disonestà intellettuale.arbor ha scritto:(che peraltro sconsiglieresti solo in presenza di celiachia,
Sei tu che indulgi con il cibo, mangiando a orari prefissati, con quantità di cibo predestinate, sulla base delle calorie.arbor ha scritto:Un’indulgenza in parte comprensibile, visto che sono stati il vero asse portante della nostra civiltà, ma forse non giustificabile se valutati in una prospettiva diversa e alternativa, come quella cui il crudismo cerca in qualche modo di rifarsi.