Il metodo Matevo: sport e frutta

Discussione domande e risposte sul metodo Matevo di Bartolomeo Davide Bertinetto
arbor
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da arbor »

Ho dato una scorsa veloce al tuo secondo libro: dovrò rileggermelo con calma, specie sugli aspetti che riguardano il funzionamento del metabolismo in condizioni di sofferenza (digiuno) e di sforzo, su cui dai delle spiegazioni molto interessanti e approfondite. Intanto vorrei chiederti qualche tuo chiarimento sul tema dell’alimentazione, parlo di quella ideale cioè fruttariana, verso la quale mi sto sempre più indirizzando (attualmente, oltre alla frutta, mangio ancora un po’ di verdura, anche cotta) .
1- Cosa intendi esattamente per fruttariana: i fruttortaggi (pomodoro, peperone, zucchina ecc) sono compresi oppure no? E l’insalata a foglia larga?
2- I tuoi pasti sono in genere distribuiti su colazione, pranzo e cena (anche se non escludi che si possa arrivare anche a un solo pasto al giorno), salvo il fine settimana che è invece più libero. Quanto alle quantità, si dovrebbe mangiare fino a sazietà (anzi, un po’ prima di essa, tu dici, insomma non ci si deve abbuffare). Quanto alla qualità dei cibi, tu parli di spremuta a colazione e di pasti monofrutto, ponendo in particolare l’accento sulle mele (sul cotogno in particolare). In proposito ti chiedo: a) cosa intendi per spremuta (arancia o altro, ma vedo che gli agrumi li sconsigli, cosa che mi ha molto stupito)?; b) se dovessi mangiare mele a pranzo e cena fino alla quasi sazietà, credo che non potrei superare il chilo e mezzo al giorno, cioè 700 calorie circa, che con la spremuta del mattino diventano circa 1.000. In tale condizioni andrei incontro a un deficit energetico e a un dimagrimento paurosi, ammesso che il mio fisico non si ribelli prima di allora scatenandosi con abbuffate ipercaloriche compensative. Perciò ti chiedo: su che quantità ti aggiri? Mi puoi fare qualche esempio concreto, per quantità e qualità, di qualche tuo pasto? Potresti dirmi qualcosa di più sulle mele cotogne, visto che io sono ancora fermo alla marmellata di cotogne, non conoscendone altro possibile impiego (ma forse mi sbaglio)? Cosa ne pensi delle banane, cui io faccio massiccio ricorso (insieme ai cachi e in genere a tutta la frutta, diciamo così, “calorica” di stagione, come i fichi o l’uva), anche per facilitarmi il compito di riuscire a mettere insieme le calorie sufficienti per evitare i deficit di cui sopra, senza dover mangiare quantità industriali di roba (come accadrebbe nel caso delle mele, dove per portarmi a casa 2000 calorie dovrei mangiarne 5 chili, cioè 2 chili e mezzo a pasto, cosa impensabile nel mio caso)?
Ti ringrazio per l'attenzione, Arbor
arbor
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da arbor »

Una curiosità. Ho letto con interesse la tua ipotesi interpretativa circa la perdita del pelo nel corso della storia evolutiva dell’uomo: tale perdita ci avrebbe cioè procurato un vantaggio sotto il profilo dell’assorbimento della luce del sole con tutte le sue proprietà nutritive. Spiegazione senz’altro interessante, anche se l’ipotesi prevalente in campo scientifico (Cavalli-Sforza) è un’altra, quella relativa ad una sorta di incompatibilità fra il maneggio del fuoco e il pelo. La perdita del pelo sarebbe in tal caso datata contestualmente alla scoperta del fuoco. Personalmente mi convince di più questa seconda spiegazione: se il pelo poteva tranquillamente farci da schermo dalla luce del sole quando vivevamo nelle ombrose foreste tropicali, perché non avrebbe dovuto assolvere a tale funzione una volta usciti nella savana, dove di tutto potevamo aver bisogno fuorchè dei raggi del sole? L’ipotesi avanzata dalla scienza è molto interessante anche per la sua raccapricciante attualità. In sostanza la perdita del pelo sarebbe una sorta di strumento di castigo del nostro peccato originale, quest’ultimo identificato con la scoperta del fuoco. Per aver scoperto e fatto uso del fuoco, l’uomo ha perso il pelo, e questo lo porterà alla sua rovina. Infatti l’uomo, senza il pelo, è alla continua ricerca del calore, che a sua volta conduce alla distruzione del pianeta grazie al supersfruttamento da parte dell’uomo delle sue limitate risorse (distruzione delle foreste e dei suoi depositi fossili quale via obbligata per ottenere la civiltà dei consumi, delle case riscaldate, delle città illuminate, dei vestiti caldi, dei cibi caldi, e insomma di tutte le nostre belle comodità). Se questa spiegazione della perdita del pelo (dovuta cioè alla scoperta del fuoco) è soltanto un’ipotesi, è invece una certezza il motivo della mancata riacquisizione del pelo da parte della nostra specie. Visto infatti che abbiamo mantenuto lo stesso numero di pori piliferi dei nostri cugini primati, vien da chiedersi per quale ragione l’uomo, una volta insediatosi in regioni con climi freddi (addirittura polari) , non abbia mai più avuto la capacità, che pure aveva potenzialmente, di far ricrescere il pelo, così utile in tali climi . La spiegazione è semplice: perché il pelo non gli sarebbe più servito, potendo ripararsi dalle avversità atmosferiche con i vestiti, cioè con mezzi artificiali messi a disposizione dell’uomo grazie alla sua intelligenza. E’ stata, insomma, l’evoluzione culturale dell’uomo a prendere il posto dell’evoluzione biologica, rendendo quest’ultima inutile e superata, almeno finora: ma fino a quando questo continuerà ad essere possibile?
Ciao, Arbor
arbor
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da arbor »

Prima di chiederti del metodo Matevo, cerco di descriverti la mia attuale condizione. Faccio quasi tutti i giorni una mezz’ora circa di ginnastica (in casa nella stagione fredda, all’aperto nella bella stagione, nella quale faccio anche una corsetta di una mezz’ora circa, ora invece non più), che comprende (oltre agli addominali e dorsali) i seguenti esercizi: 1) piegamenti sulle braccia (sia in orizzontale che in posizione di v rovesciata): 3 serie di 15 (o 10 nel caso della V rovesciata) piegamenti: 2) trazioni alla sbarra: 3 trazioni complete regolari (anche 5 ma meno regolari e un po’ scomposte) consecutive; 3) piegamenti sulle gambe (gambe divaricate, piegamenti prima su una gamba, con il corpo rivolto verso il lato della gamba in piegamento, poi sull’altra gamba): 3 serie di 10 piegamenti su ciascuna gamba; 4) esercizio con i pesi: 4 kg e ½ che tengo in ciascuna mano, braccia aperte a 180° in posizione eretta, torsione delle mani (peso incluso) di 180°, così per 30 volte, per tre volte. Poi settimanalmente faccio un’escursione in montagna (due ore o poco più di ascesa).
Come vedi, ci sono tutti e tre i movimenti fondamentali che tu citi: la spinta (es. 1), la trazione (es. 2), il sollevamento pesi (es. 3 e 4). Dove mi pare di essere più carente è il sollevamento pesi, ma anche nella spinta e nella trazione il mio livello di preparazione è davvero minimo. Nella trazione, per esempio, credo che se mi caricassi di qualche chilo, farei molta fatica a sollevare il mio peso anche una sola volta. Quindi, volendo applicare il metodo Matevo, credo che dovrei partire in tutte e tre le specialità dal livello zero: con quali probabilità, poi, di fare qualche progresso, non saprei proprio, ma temo molto ma molto modeste. Di qui la mia grande incertezza se cominciare con Matevo, o se andare avanti per la vecchia strada. L’interesse era più che altro dovuto al desiderio di metter su qualche muscoletto, di cui sono davvero poco fornito (peso 61 chili per 169 di altezza). Possibilmente senza dover andare in palestra, ma arrangiandomi a casa mia: quindi mi dovrò procurare l’attrezzatura minima necessaria. Considera anche che ho più di 60 anni.
Infine volevo dirti che, dai libri che mi hai inviato on line, non si riesce a scaricare la tabella su foglo excel di calcolo automatico di Matevo, per cui vorrei chiederti se me la puoi mandare a parte, in modo che la possa scaricare e compilare per il suo uso pratico.
Se deciderò di iniziare col tuo metodo, forse ti chiederò se mi puoi ospitare una volta nella tua palestra: ci verrei volentieri ma la distanza non è poca (abito a 30 km da Brescia).
Ciao, Arbor
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

Che lungo messaggio! Grazie, sono contento di aver attirato così tanto la tua attenzione. :D
Credo che meriti delle risposte dettagliate ai tuoi quesiti, anche perché potrebbero essere utili ad altri.
Mi metterò con calma al lavoro per risponderti in tempi spero brevi. Ovviamente ti risponderò secondo il mio punto di vista e la mia esperienza nel settore. Quindi nulla di assoluto, visto che ognuno possiede un suo parere personale.

Ci sentiamo presto.
Davide
IoSonoMatevo
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Re: Ciao a tutti da Patrizia75

Messaggio da IoSonoMatevo »

Patrizia75 ha scritto:Buonasera a tutti, mi chiamo Patrizia, sono nuova di questo forum (mi sono appena iscritta), così ne approfitto per presentarmi, anche se questa non è la sezione giusta.
La utilizzo lo stesso, in quanto vorrei lasciare la mia testimonianza a proposito del metodo Matevo ideato da Davide.
Devo premettere che ho fatto sport fin da piccola, pallavolo (che pratico tuttora, anche se mai a livelli elevati), nuoto e ginnastica artistica da piccolissima, più le varie corse campestri a scuola.
Tutto questo per dire che non ho mai frequentato (come ho detto anche a Davide quando l'ho chiamato!) una vera palestra con gli attrezzi.
Sarà perchè provavo anche un'antipatia istintiva verso quei corpi lucidi e gonfi tipici del body building e verso quel modo di fare integralista e forsennato di alimentarsi in modo iperproteico e di ammazzarsi di esericizi massacranti.
Forse il mio è solo un preconcetto o una visione eccessivamente distorta; sta di fatto che leggere il libro Matevo è stato a dir poco illuminante, in quanto penso sia uno dei pochi testi che spiega in maniera chiara e "lucida" come coniugare la palestra con una dieta fruttariana, il tutto "farcito" da una serie di considerazioni pratiche su come il metodo Matevo, non porti via eccessivo tempo o risorse da sottrarre alla nostra vita quotidiana o ad un altro eventuale sport che già viene praticato.
Non voglio fare una sviolinata a Davide ;), ma tutti noi abbiamo tempi ristretti, lavoro, figli, famiglie e lui, intelligentemente considera questi aspetti e li integra nella stesura del libro.
In più devo dire che sono già alla 3a rilettura e ogni volta colgo qualche aspetto nuovo che sulla prime mi era sfuggito.
Così per vedere se la pratica di Matevo fosse davvero così "pratica", mi sono fatta coraggio nei confronti della mia istintiva antipatia verso il mondo del fitness, ho chiamato Davide e gli ho chiesto se potevo recarmi nella sua palestra Il Tempio del Fitness a Revello (CN) per imparare la pratica di matevo da svolgere in una unica seduta settimanale.
Davide e sua moglie sono stati gentilissimi,sono andata di sabato mattina in quanto ero libera dal lavoro e Davide mi ha spiegato PER FILO E PER SEGNO (di questo avevo bisogno io!)cosa devo fare in palestra; confermo che si tratta di una seduta che impiega al massimo un'oretta e mezzo di tempo, per chi vuol fare la "versione" di una seduta a settimana.
Per adesso non so ancora portarvi una testimonianza sui benefici che questa pratica mi potrà portare in quanto sono stata da Davide la settimana scorsa, ma nei prossimi periodi vi terrò aggiornati.
Rubo ancora un po' di spazio per ringraziare di nuovo Davide e sua moglie e la loro assoluta gentilezza e semplicità.
Buon Matevo a tutti!
Tante grazie Patrizia. Sei troppo gentile. Tienimi informato.
:)
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

arbor ha scritto:Ho dato una scorsa veloce al tuo secondo libro: dovrò rileggermelo con calma, specie sugli aspetti che riguardano il funzionamento del metabolismo in condizioni di sofferenza (digiuno) e di sforzo, su cui dai delle spiegazioni molto interessanti e approfondite. Intanto vorrei chiederti qualche tuo chiarimento sul tema dell’alimentazione, parlo di quella ideale cioè fruttariana, verso la quale mi sto sempre più indirizzando (attualmente, oltre alla frutta, mangio ancora un po’ di verdura, anche cotta) .
1- Cosa intendi esattamente per fruttariana: i fruttortaggi (pomodoro, peperone, zucchina ecc) sono compresi oppure no? E l’insalata a foglia larga?
2- I tuoi pasti sono in genere distribuiti su colazione, pranzo e cena (anche se non escludi che si possa arrivare anche a un solo pasto al giorno), salvo il fine settimana che è invece più libero. Quanto alle quantità, si dovrebbe mangiare fino a sazietà (anzi, un po’ prima di essa, tu dici, insomma non ci si deve abbuffare). Quanto alla qualità dei cibi, tu parli di spremuta a colazione e di pasti monofrutto, ponendo in particolare l’accento sulle mele (sul cotogno in particolare). In proposito ti chiedo: a) cosa intendi per spremuta (arancia o altro, ma vedo che gli agrumi li sconsigli, cosa che mi ha molto stupito)?; b) se dovessi mangiare mele a pranzo e cena fino alla quasi sazietà, credo che non potrei superare il chilo e mezzo al giorno, cioè 700 calorie circa, che con la spremuta del mattino diventano circa 1.000. In tale condizioni andrei incontro a un deficit energetico e a un dimagrimento paurosi, ammesso che il mio fisico non si ribelli prima di allora scatenandosi con abbuffate ipercaloriche compensative. Perciò ti chiedo: su che quantità ti aggiri? Mi puoi fare qualche esempio concreto, per quantità e qualità, di qualche tuo pasto? Potresti dirmi qualcosa di più sulle mele cotogne, visto che io sono ancora fermo alla marmellata di cotogne, non conoscendone altro possibile impiego (ma forse mi sbaglio)? Cosa ne pensi delle banane, cui io faccio massiccio ricorso (insieme ai cachi e in genere a tutta la frutta, diciamo così, “calorica” di stagione, come i fichi o l’uva), anche per facilitarmi il compito di riuscire a mettere insieme le calorie sufficienti per evitare i deficit di cui sopra, senza dover mangiare quantità industriali di roba (come accadrebbe nel caso delle mele, dove per portarmi a casa 2000 calorie dovrei mangiarne 5 chili, cioè 2 chili e mezzo a pasto, cosa impensabile nel mio caso)?
Ti ringrazio per l'attenzione, Arbor
1) cerco di nutrirmi con tutti i prodotti della natura che si possono mangiare crudi così come ci vengono offerti, senza alcun processo di trasformazione(es.no alla cottura)
2) Non considero più da anni ormai ne i grammi ne le calorie dei miei pasti. Mi piace pensare che il mio corpo trova da solo la strada per sfruttare al meglio quello che gli fornisco. Quindi mangio sempre fino alla completa soddisfazione e sempre un solo tipo di frutto alla volta. Cmq mi aggiro sui 4kg di frutta l giorno
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

arbor ha scritto:Una curiosità. Ho letto con interesse la tua ipotesi interpretativa circa la perdita del pelo nel corso della storia evolutiva dell’uomo: tale perdita ci avrebbe cioè procurato un vantaggio sotto il profilo dell’assorbimento della luce del sole con tutte le sue proprietà nutritive. Spiegazione senz’altro interessante, anche se l’ipotesi prevalente in campo scientifico (Cavalli-Sforza) è un’altra, quella relativa ad una sorta di incompatibilità fra il maneggio del fuoco e il pelo. La perdita del pelo sarebbe in tal caso datata contestualmente alla scoperta del fuoco. Personalmente mi convince di più questa seconda spiegazione: se il pelo poteva tranquillamente farci da schermo dalla luce del sole quando vivevamo nelle ombrose foreste tropicali, perché non avrebbe dovuto assolvere a tale funzione una volta usciti nella savana, dove di tutto potevamo aver bisogno fuorchè dei raggi del sole? L’ipotesi avanzata dalla scienza è molto interessante anche per la sua raccapricciante attualità. In sostanza la perdita del pelo sarebbe una sorta di strumento di castigo del nostro peccato originale, quest’ultimo identificato con la scoperta del fuoco. Per aver scoperto e fatto uso del fuoco, l’uomo ha perso il pelo, e questo lo porterà alla sua rovina. Infatti l’uomo, senza il pelo, è alla continua ricerca del calore, che a sua volta conduce alla distruzione del pianeta grazie al supersfruttamento da parte dell’uomo delle sue limitate risorse (distruzione delle foreste e dei suoi depositi fossili quale via obbligata per ottenere la civiltà dei consumi, delle case riscaldate, delle città illuminate, dei vestiti caldi, dei cibi caldi, e insomma di tutte le nostre belle comodità). Se questa spiegazione della perdita del pelo (dovuta cioè alla scoperta del fuoco) è soltanto un’ipotesi, è invece una certezza il motivo della mancata riacquisizione del pelo da parte della nostra specie. Visto infatti che abbiamo mantenuto lo stesso numero di pori piliferi dei nostri cugini primati, vien da chiedersi per quale ragione l’uomo, una volta insediatosi in regioni con climi freddi (addirittura polari) , non abbia mai più avuto la capacità, che pure aveva potenzialmente, di far ricrescere il pelo, così utile in tali climi . La spiegazione è semplice: perché il pelo non gli sarebbe più servito, potendo ripararsi dalle avversità atmosferiche con i vestiti, cioè con mezzi artificiali messi a disposizione dell’uomo grazie alla sua intelligenza. E’ stata, insomma, l’evoluzione culturale dell’uomo a prendere il posto dell’evoluzione biologica, rendendo quest’ultima inutile e superata, almeno finora: ma fino a quando questo continuerà ad essere possibile?
Ciao, Arbor
Bè, è certamente molto interessante il tuo punto di vista, tematica scientifica che per altro non conoscevo.
Si esistono molte ipotesi. Sembra inoltre possibile che l'uomo abbia eliminato via via il manto peloso a causa della selezione sessuale, dove gli accoppiamenti sono avvenuti preferibilimente tra maschi e femmine sempre meno pelosi, creando una discendeza gradualmente più nuda...
Resta comunque un fatto che la pelle a contatto con la luce solare compie un'importante funzione metabolica con l'assimilazione della vitamiana D. Caratteristica che può aprire nuovi spunti evolutivi legato all'abbandono delle foreste favorendo la vita in spazi aperti...
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

arbor ha scritto:Prima di chiederti del metodo Matevo, cerco di descriverti la mia attuale condizione. Faccio quasi tutti i giorni una mezz’ora circa di ginnastica (in casa nella stagione fredda, all’aperto nella bella stagione, nella quale faccio anche una corsetta di una mezz’ora circa, ora invece non più), che comprende (oltre agli addominali e dorsali) i seguenti esercizi: 1) piegamenti sulle braccia (sia in orizzontale che in posizione di v rovesciata): 3 serie di 15 (o 10 nel caso della V rovesciata) piegamenti: 2) trazioni alla sbarra: 3 trazioni complete regolari (anche 5 ma meno regolari e un po’ scomposte) consecutive; 3) piegamenti sulle gambe (gambe divaricate, piegamenti prima su una gamba, con il corpo rivolto verso il lato della gamba in piegamento, poi sull’altra gamba): 3 serie di 10 piegamenti su ciascuna gamba; 4) esercizio con i pesi: 4 kg e ½ che tengo in ciascuna mano, braccia aperte a 180° in posizione eretta, torsione delle mani (peso incluso) di 180°, così per 30 volte, per tre volte. Poi settimanalmente faccio un’escursione in montagna (due ore o poco più di ascesa).
Come vedi, ci sono tutti e tre i movimenti fondamentali che tu citi: la spinta (es. 1), la trazione (es. 2), il sollevamento pesi (es. 3 e 4). Dove mi pare di essere più carente è il sollevamento pesi, ma anche nella spinta e nella trazione il mio livello di preparazione è davvero minimo. Nella trazione, per esempio, credo che se mi caricassi di qualche chilo, farei molta fatica a sollevare il mio peso anche una sola volta. Quindi, volendo applicare il metodo Matevo, credo che dovrei partire in tutte e tre le specialità dal livello zero: con quali probabilità, poi, di fare qualche progresso, non saprei proprio, ma temo molto ma molto modeste. Di qui la mia grande incertezza se cominciare con Matevo, o se andare avanti per la vecchia strada. L’interesse era più che altro dovuto al desiderio di metter su qualche muscoletto, di cui sono davvero poco fornito (peso 61 chili per 169 di altezza). Possibilmente senza dover andare in palestra, ma arrangiandomi a casa mia: quindi mi dovrò procurare l’attrezzatura minima necessaria. Considera anche che ho più di 60 anni.
Infine volevo dirti che, dai libri che mi hai inviato on line, non si riesce a scaricare la tabella su foglo excel di calcolo automatico di Matevo, per cui vorrei chiederti se me la puoi mandare a parte, in modo che la possa scaricare e compilare per il suo uso pratico.
Se deciderò di iniziare col tuo metodo, forse ti chiederò se mi puoi ospitare una volta nella tua palestra: ci verrei volentieri ma la distanza non è poca (abito a 30 km da Brescia).
Ciao, Arbor
Si gli esercizi che hai descritto comprendono già dei movimenti evolutivi. Matevo(r) va però molto oltre questo concetto. Infatti attraverso la manipolazione via via crescente dei carichi utilizzati, viene ricreata una condizione di difficoltà su queste tre azioni di base svolte nella vita di ogni giorno. Inoltre il tutto è organizzato da regole matematiche che somministrano la giusta quantità di carico relazionando tra loro i vari esercizi da svolgere. Ciò evita errori e quindi l'uso del carico giusto ogni volta, in modo da poter completare confortevolmente la serie. Inoltre replica quello che succederebbe se l'uomo fosse immerso in un contesto naturale, dove a prescindere dalla volontà sarebbe obbligato a svolgere quello che impone l'ambiente...

E' strano perché ho appena provato a scaricare il file della scheda digitale dal sito e funziona bene.

Devi andare qui: http://www.bertinettobartolomeodavide.i ... oFree.html


Ti ospiterò molto volentieri nel mio centro fitness. Devi solo dirmelo qualche giorno prima, via email o al telefono.
arbor
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da arbor »

Devo desumere che mangi anche la verdura, naturalmente cruda, anche se è la frutta a farla da protagonista principale.
Strano, ma vero: dal sito che mi hai indicato, tra il "Materiale pronto per essere scaricato", l'unica cosa che posso scaricare dal mio computer è l'Anteprima PDF, mentre non lo sono gli altri tre documenti, tra i quali appunto la Scheda digitale excel. Comunque poco male, vorrà dire che ci occuperemo della faccenda in occasione del nostro eventuale incontro presso il tuo centro fitness, di cui ti ringrazio per la tua disponibilità.
Ciao, Arbor
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

Ti lascio il link diretto. Prova a scaricare il materiale in formato compresso Zip inerente ai miei due libri su Matevo da qui:

- Matevo(r), forza e massa per tutta la vita...: http://www.bertinettobartolomeodavide.i ... LaVita.zip

- Matevo(r), invecchiamento e forza questioni risolte: http://www.bertinettobartolomeodavide.i ... isolte.zip
arbor
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da arbor »

Adesso posso scaricarla, grazie per il soccorso.
Naturalmente mi è rimasta la curiosità di saperne di più sugli agrumi e sulle mele cotogne.
Ciao Arbor
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

Lucia ha scritto:Davide, Luca, grazie a entrambi, veramente notevole. Sono curiosa di leggere di più per capire se questo metodo può fare al caso mio. L'e-book mi andrebbe benissimo. Come posso acquistarlo? Ciao
Ora troverete tutto il materiale riguardante il metodo per la costruzione fisica e l'anti-età Matevo(r) completamente gratuito e liberamente scaricabile:
http://www.bertinettobartolomeodavide.i ... index.html


;)
MangiaNoob
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da MangiaNoob »

Thank you.
arbor
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da arbor »

Sto cercando di iniziare a praticare il tuo metodo. Ho trovato la palestra che fa al mio caso, o almeno spero, dopo averne già cambiate un paio non rivelatesi di mio gradimento. Ora sto cercando di testare i massimali. A tale proposito volevo chiederti qualche lume sui massimali numerici da inserire nella prima colonna della tabella. In particolare: - 1) nell’esercizio alla panca piana riesco a sollevare, oltre al bilanciere, 40 kg di carico (20 kg di dischi per parte). Dunque come massimale inserirò 40? Dunque nella casellina contrassegnata in rosso metterò 32? - 2) esercizio alla lat machine, riesco ad alzare un blocco di 50 chili, dunque come massimale inserirò 50? - 3) stacchi dei manubri, su ogni manubrio metto dischi per 22 chili (11 kg per parte), per un totale complessivo quindi di 44 kg. Dunque come massimale in tabella inserirò 44?
Una mia curiosità: non trovi strano che io riesca a sollevare, con trazione alla sbarra, il peso del mio corpo che è di circa 62 kg, ma soltanto 50 kg alla lat machine? Forse dipende dal fatto che quest’ultima non è perfettamente “oliata” ma oppone una certa resistenza? In tutti i casi vorrei partire dalla lat machine, piuttosto che dalla trazione alla sbarra, perché a quest’ultima non sarei in grado di aggiungere dell’altro peso da sollevare oltre a quello del mio corpo.
Grazie per la tua attenzione, Arbor
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

Scusa per il ritardo ma ho letto solo ora.
Si, il massimale su panca lo inserisci nella casellina verde(40kg). Nella casella rossa a fianco inserisci il valore ribassato di una certa percentuale(20%) da usare nell'allenamento, quindi 32 kg.
Nella lat machine inserisci il massimale nella casellina verde(50kg). Mentre il carico da usare in settimana sarà calcolato automaticamente dal foglio excel.
Per gli stacchi devi inserire il peso che sollevi nel singolo manubrio e non in tutti e due. Nel tuo caso 22kg di massimale nella cella verde e troverai a fianco il carico calcolato automaticamente.
Salvi tutto.

Gradualmente incrementerai il carico di riferimento nella casellina rossa di un solo kg a settimana, salvando sempre tutto. Gli altri carichi aumenteranno poco alla volta in proporzione.

PS. la lat machine presenta delle leggere differenze rispetto alle trazioni alla sbarra. Se sollevi il tuo peso alla lat facilmente riuscirai forse a fare ancora meglio alle trazioni, anche se non è detto perché dipende molto dal macchinario. La causa può essere l'attrito, oppure il fatto di fare forza con le gambe per l'ancoraggio, o ancora il peso impreciso delle piastre, o il gioco delle carrucole...

Buon lavoro. :)
Davide
arbor
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da arbor »

La scorsa stagione per gli esercizi Matevo ho frequentato una palestra, mentre quest’anno mi sto attrezzando a casa mia. Non avendo la Lat Machine, farò l’esercizio di trazioni alla sbarra con carico. Con riferimento a tale esercizio, volevo chiederti, Davide, qual è il valore da inserire come massimale inizio nella casella verde: il mio peso aumentato del carico? Grazie
IoSonoMatevo
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118kg su panca con matevo

Messaggio da IoSonoMatevo »

Cari amici del forum, è un po' che non scrivo ma ho comunque letto tutti i post pubblicati... Grazie davvero per le molte opinioni.
Colgo l'occasione oggi per pubblicare un video che ho girato in occasione della chiusura della fase 1 del metodo Matevo® con 118kg di dischi più il bilanciere. Giusto per dimostrare che con frutta e micro digiuni intermittenti la forza cresce ugualmente e progressivamente.

Segue video:



Un caro saluto a tutti.
Davide
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

Cari amici il tempo passa veloce e sono già alcuni giorni che voglio scrivere questo post... Settembre è proprio il mese giusto per iniziare la stagione Matevo®. Infatti il rientro, per i più, dalle ferie fa si che si prospetti un prolungato periodo di alcuni mesi senza stop. Consiglio a coloro che desiderano cimentarsi in questa strategia di allenamento di partire sempre dal molto basso, senza farsi prendere dall'entusiasmo con carichi troppo pesanti già dal via. L'obbiettivo è sempre quello a lungo termine. Non importa quello che si riesce a 'fare' oggi ma quello che si arriverà a 'fare' nel prossimo futuro.
Spero che anche da questo settembre si possano aggiungere altri appassionati al fantastico mondo dell'alimentazione fruttariana unita all'attività fisica.
Davide
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da Mark »

Matevo, tu sei fruttariano totale? Non mangi verdura?
IoSonoMatevo
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Re: Il metodo Matevo: sport e frutta

Messaggio da IoSonoMatevo »

Sono stato per anni fruttariano totale. Oggi diciamo che lo sono all'ottanta percento, più che altro per motivi sociali...
Comunque seguo questo schema:
Solo frutta e verdure crude dal lunedì al giovedì. Quindi il venerdì a digiuno. Il week end regredisco ad un piano vegan.

Poi dipende anche molto dal periodo e dagli impegni. In qualsiasi situazione cerco sempre di consumare molta frutta.
Ciao.
Davide
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